E’ giovedì 10 giugno. L’estate è alle porte, l’anno scolastico sta per terminare.
Raggiungo la scuola dell’infanzia di Tribulina per portare delle comunicazioni relative al Minicre che inizierà verso la fine del mese. E’ quasi mezzogiorno, i bambini sono a pranzo.
Per salutare l’anno scolastico, quello che ha accompagnato la crescita di tutti, nell’intreccio tra le biografie personali e il cammino collettivo, le maestre hanno scelto di dedicare un giorno rendendolo speciale più degli altri. I bambini grandi, poi, a settembre saranno alla scuola primaria. A turno, sezione per sezione e in giorni diversi, si viene vestiti eleganti e si prende parte a un pic nic in terrazza con uno dei piatti preferiti da tutti: la pizza.
Quando arrivo i Blu sono seduti sulle coperte e stanno mangiando con gusto e in serenità. Il bambino che nota per primo il mio arrivo è un mezzano e mi saluta con grande slancio: precede la maestra per un attimo. Lei mi accoglie e mi invita calorosamente a sedere e a pranzare con loro. I bambini approvano con gioia. Subito il bambino mi fa cenno di sedermi accanto a lui; si può aggiungere un posto ancora più facilmente quando ci si siede sopra una coperta.
E allora la maestra racconta brevemente quanto di bello stanno vivendo quel giorno. Mi accorgo dei vestiti eleganti; due bambine si affrettano a farmi notare i volant in tulle brillantinato dei loro abiti. Prima di pranzo i bambini si sono scambiati dei messaggi all’interno del cerchio per esprimere il loro stato d’animo, per apprezzare quanto hanno condiviso durante l’anno. La maestra cita uno dei messaggi più potenti che proprio quel bambino mezzano ha indirizzato al gruppo mezz’ora prima: “Vi amo!”
Non poteva essere che questo, non poteva essere nulla di più vero e coerente. Sentirlo dire, percepire le emozioni che animano i bambini di cui ti prendi cura è una bellissima carezza, un forte incoraggiamento, una conferma che siamo sulla strada giusta nell’educare alla vita buona del Vangelo.
A cura del coordinatore pedagogico-didattico Andrea Maffeis
Pentacordo n. 38