Una gita a Marne tra arte, natura e fiabe.

Il 6 giugno scorso i 24 bambini della scuola dell’infanzia di Negrone sono stati in gita a Marne, frazione di Filago, ospitati dai bambini della piccola scuola dell’infanzia parrocchiale “Conti Colleoni” e dalla loro insegnante Elide Fumagalli, nonché narratrice e scrittrice.

I nostri bambini hanno ascoltato due fiabe scritte dai bambini di Marne, illustrate, pubblicate ed entrambe vincitrici di due premi collegati alla rivista specializzata “Andersen”, un mensile di letteratura e illustrazione per l’infanzia.

Elide ha mostrato al coordinatore e alle insegnanti gli spazi accoglienti, il materiale di recupero e destrutturato che orienta le proposte e il closlieu, ovvero l’atelier di pittura dei bambini ideato da Arno Stern, un educatore, studioso e formatore – classe 1924 – noto negli ambienti pedagogici.

Dopo pranzo siamo scesi al fiume Brembo attraversando il piccolo bosco che i bambini di Marne frequentano con regolarità, come se fosse un’aula a cielo aperto.

E’ stata una giornata piacevole per la nostra piccola comunità scolastica: le relazioni autentiche, i tempi distesi, la semplicità e allo stesso tempo la profondità delle proposte che fanno leva sulle potenzialità di ogni bambino e di ogni bambina.

Le parole sono finestre (oppure muri)

Il titolo è quello di un libro di Marshall Ronsenberg, seguito dalla declinazione “introduzione alla comunicazione nonviolenta”. Vi ha fatto riferimento la dott.ssa Guglielmina Ducoli – coordinatrice della vicina scuola dell’infanzia a Pedrengo circa 15 anni fa – che ha condotto l’ultimo dei cinque incontri di aggiornamento professionale pensato per il gruppo 22 maestre/educatrici che operano all’interno delle quattro scuole dell’Associazione.

L’incontro si è tenuto il 21 maggio a Tribulina e ha avuto come focus la dimensione del “parlare”, inteso come conversare: quale stile dialogante può costituire un pilastro di un progetto educativo di una “buona” scuola dell’infanzia? Come si dialoga con i bambini? Come dialogare tra adulti? La sobrietà può essere un valore da estendere anche alle nostre parole e al nostro modo di comunicare? Con le riflessioni scaturite da queste e altre tracce, si apre con entusiasmo l’anno scolastico 2019/20 che accoglierà 255 bambini in tutto: 112 a Scanzo (93 più 19 bambini nella Sezione Primavera), 31 a Rosciate, 25 a Negrone e 87 a Tribulina (78 più 9 bambini nella Sezione Primavera). La nota che cerca di contrastare il nostro slancio è il minor numero di nascite di bambini: vita e speranza sembrano essere aggredite, ripiegate su se stesse.

Il calo demografico – riflettendo l’andamento nazionale – si ripercuote sensibilmente sulle dimensioni della nostra popolazione scolastica che, escludendo le Sezioni Primavere aggregate, si è contratta dai 356 bambini dell’anno scolastico 2013/14 agli attuali 227.

Le giornate a cavallo tra agosto e settembre sono particolarmente intense perché si moltiplicano gli sforzi di ausiliarie e insegnanti per allestire gli ambienti: quelli fisici come le aule, il giardino o il salone, quelli progettuali riferite alle esperienze e alle proposte che si faranno e si costruiranno coi bambini, e quelli del proprio mondo interiore perché i bambini hanno diritto di trovare a scuola degli adulti ricettivi, in ascolto, non sordi o distratti. Pronti ad aprire finestre, non ad erigere muri.

A cura del coordinatore pedagogico-didattico Andrea Maffeis

Pentacordo n. 29

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