Il titolo non è mio. Ricordo che catturò subito la mia attenzione. L’ho preso a prestito dalla preghiera di inizio anno scolastico, quello scorso, proposta dalla F.I.S.M., una delle più grandi federazioni che unisce a livello nazionale molte scuole dell’infanzia di ispirazione cristiana, come le nostre. L’agosto 2020 fu duro e impegnativo: volevamo riscattarci da quello stop brusco, prolungato, quasi surreale, continuamente prorogato e che ci aveva tolto il quotidiano scolastico comunitario. Le disposizioni legislative arrivate molto tardi, la riorganizzazione strettissima che ci proiettava in una dimensione inedita, l’incertezza legata al non sapere se e come avrebbe funzionato, la mole di energie profuse, il sonno tolto alcune notti, la minaccia del contagio che poteva rialzare i suoi tentacoli, i nuovi protocolli, ancora incognite, ancora confusione. E la scuola stava per riaprire. Rassicurare, educare e ripartire furono tre atteggiamenti, uno in progressione nell’altro, che scandirono quella “pedagogia della speranza” a noi così cara. Un balsamo, una bussola, una convinzione interiore, un dolce canto sussurrato. Una fede.
I bambini e i genitori risposero benissimo. Aver vissuto “separati” a scuola, distribuendoci rigidamente gli spazi, non ha impedito la creazione di legami e di relazioni che sono alla base della nostra esistenza. Esprimo gratitudine verso tutte le persone che sono state coinvolte in questa impresa.
Prepariamoci ora ad un nuovo anno scolastico, in continuità, per il momento, con il primo.
Come inizia questo nuovo anno scolastico?
● Ci sono i ricordi più belli delle vacanze da raccontare alle maestre e agli amici, magari compresi quelli del Mini C.R.E. che ha accolto 132 bambini, il 60% in più rispetto agli anni precedenti.
● C’è un nuovo Presidente dell’Associazione, ovvero don Severo. C’è, poi, l’ingresso di don Ugo Patti nel Consiglio di Amministrazione a seguito del termine del mandato di don Bruno. Appartiene, invece, all’anno scorso un altro passaggio di testimone avvenuto nel Consiglio di Gestione: Giorgio Beniamino è subentrato ad Alessandro Ruggeri che ringraziamo di cuore per il contributo di spessore che ha dato, per la qualità e per la lunga continuità assicurata nel tempo.
● Quasi 250 bambini iscritti, in linea con i numeri dell’anno precedente. Poco meno di 30 sono i bambini più piccoli accolti nelle Sezioni Primavera, tra Scanzo e Tribulina; il resto sono i bambini più grandi, divisi in 10 sezioni.
● Dalla scuola di Scanzo si è congedata la maestra Silvia che ha lavorato qui per ben 20 anni.
● L’aula principale della Sezione Primavera di Scanzo si è dotata di una nuova pavimentazione in pvc – ringraziamo la Parrocchia, anche per la nuova tenda da sole e il telo sostituito a quella già esistente – che renderà il gioco a terra dei bambini più confortevole. La stessa miglioria è stata apportata anche all’aula nel seminterrato.
● Ad alcune tirocinanti universitarie che abbiamo accolto lo scorso anno, convinti dell’importanza di collaborare per garantire i percorsi formativi dei giovani anche in quella fase di emergenza sanitaria, sono stati affidati degli incarichi: uno a Tribulina per tutto l’anno, uno a Rosciate per il primo mese. E potrebbero esserci ancora delle collaborazioni per delle supplenze.
● E poi la formazione: Rosciate ha ospitato un corso di educazione artistica il 29 agosto aperto a tutta Italia. Tutto il personale ha partecipato a fine agosto ad un corso di primo soccorso, in particolare sulle manovre di disostruzione delle vie respiratorie e sulla rianimazione cardio-polmonare.
● A Tribulina viene ripristinato il naturale assetto organizzativo delle tre sezioni.
● E, infine, ma l’elenco potrebbe continuare, il pensiero corre a quei volontari, singoli o organizzati nell’associazionismo locale, che con discrezione operano per la manutenzione, l’ordine e la cura degli spazi che ospiteranno le relazioni, accompagneranno la crescita di piccole/grande persone che chiamiamo “bambini”.
A cura del coordinatore pedagogico-didattico Andrea Maffeis
Pentacordo n. 37